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Le città di Bergamo e Brescia sono state nominate “Capitale italiana della cultura 2023”. Tale progetto è nato come segno di speranza, orgoglio e rilancio. Un necessario momento di bellezza dopo la drammatica esperienza pandemica. Bergamo - Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023 è la testimonianza di una possibile rinascita attraverso la scelta consapevole della cultura, come elemento centrale per la formazione civile, la creazione delle competenze, il lavoro e la tenuta sociale ed economica.

L’iniziativa Capitale Italiana della Cultura è stata istituita nel 2014 e ha tra gli obiettivi quello di sostenere, incoraggiare e valorizzare l’autonoma capacità progettuale e attuativa delle città, affinché venga recepito in maniera sempre più diffusa il valore della leva culturale per la coesione sociale, l’integrazione, la creatività, l’innovazione, la crescita e lo sviluppo economico.

Ricordiamo che Socioculturale da anni lavora, in ATI con il CNS, offrendo servizi presso i Musei Civici di Brescia per conto della Fondazione Brescia Musei. Proprio la Fondazione Brescia Musei ha deciso di inaugurare l’anno della Capitale Italiana della Cultura, con un ricco e intenso programma di attività. Domenica 22 gennaio tutti i Musei e le mostre sono previsti ad ingresso gratuito per tutti i visitatori. Sono state inoltre inaugurate, nei giorni successivi, nuove sezioni ed attività all’interno dei Musei bresciani.

Con la progettazione annuale delle attività, la residenza per disabili “Suor Armanda” ha introdotto delle innovative attività seguite da professionisti.

Il tema principale adottato mira a coinvolgere le emozioni dei ragazzi. Tra le attività inserite in progettazione citiamo:

LABORATORIO DI CUCINA: Il progetto prevede lo svolgimento di un laboratorio in cui gli ospiti della residenza si cimentano nella preparazione di piatti che non prevedono l’utilizzo di fornello o forno. Gli ospiti si cimentano soprattutto nella preparazione di dolci da degustare in compagnia, griglia degli ortaggi dell’orto e frullati di frutta. L’attività è svolta periodicamente in sala da pranzo coinvolgendo tutti gli ospiti. Il laboratorio di cucina ha la finalità di raggiungere l'acquisizione dell'autonomia in un contesto stimolante e gratificante attraverso la socializzazione e la collaborazione, il rispetto per gli altri e le loro identità, il saper stare insieme, il condividere spazi e materiali.


        Labo cucina RSD        labor cucina RSD     

YOGA: Lo yoga è una pratica antichissima, basata su una serie di esercizi fisici e mentali, che allenano il corpo e la mente a diventare forti e flessibili, a combattere lo stress e a creare pace interiore. I diversi esercizi consentono a muscoli e tessuti di allungarsi in modo regolare e, allo stesso tempo, consentono alle persone con disabilità di rafforzarsi e di ottenere un’elasticità che difficilmente riuscirebbero a raggiungere con altri percorsi.


                                                                                                                                              Logo IGEA 2022

“ASI IGEA Ente del Terzo Settore” è un’Associazione riconosciuta, costituita il 21 Novembre 2022 con l’obiettivo principale di creare e gestire una Cassa sanitaria integrativa interaziendale del Servizio Sanitario Nazionale (SSN). L’Associazione eroga in via diretta o indiretta ai beneficiari, anche mediante sussidi e rimborsi, prestazioni sanitarie e socioassistenziali integrative variamente articolate, in conformità alle disposizioni di legge in materia di assistenza sanitaria complementare. Dette prestazioni vengono erogate sulla base di Piani sanitari definiti dall’Associazione, piani anche personalizzati in base alle richieste degli Associati.

Possono diventare Soci di ASI IGEA sia entità giuridiche che persone fisiche; infatti il ricorso all’assistenza sanitaria integrativa può riguardare una singola persona, che può associarsi alla Cassa e usufruire direttamente del servizio oppure può essere realizzato in forma collettiva, se rientrante tra i diritti previsti dai CCNL, dagli Albi professionali o da specifici contratti integrativi predisposti dalle singole aziende. In quest'ultimo caso, le prestazioni di assistenza sanitaria integrativa rientrano tra i “benefit” che il datore di lavoro offre ai propri dipendenti, anche attraverso piani di welfare aziendali.  I beneficiari della Cassa possono decidere di estendere la copertura sanitaria anche ai propri familiari, attraverso il versamento dei relativi contributi.

Nel 1997 il Dottor Bère Miesen, psicologo olandese, fonda il primo Caffè Alzheimer con l’obiettivo di creare ambienti protetti e confortevoli nei quali le persone con demenza e coloro che se ne prendono cura (caregivers) potessero passare alcune ore del giorno insieme, fra attività e incontri con professionisti. Da quel momento in poi il modello olandese si è diffuso in Europa con diversi eventi di successo organizzati per la comunità.

Lo scopo dei Caffè Alzheimer è quello di diffondere conoscenze legate alle demenze e normalizzare i vissuti degli anziani e dei famigliari rispetto alla patologia, favorendo al contempo la socializzazione e le relazioni tra caregivers spesso appesantiti dal carico assistenziale e isolati dalla comunità. I caregivers lavorano sulla resilienza e sulla motivazione, sul senso di impotenza e frustrazione nei confronti della malattia individuando – guidati dai professionisti - delle modalità assistenziali e relazionali maggiormente adeguate.

Nel territorio del Comune di Mira e dell’Ulss 3 ad oggi non sono ancora stati aperti Caffè Alzheimer, per questo motivo la Cooperativa Socioculturale si è voluta fare apri-fila di un progetto volto al sostegno dei caregivers con l’obiettivo iniziale di fornire strumenti validi per conoscere la malattia e per affrontarla al meglio, diminuendo quello che è definito il “caregiver burden”, ossia l’impatto complessivo delle esigenze fisiche, psicologiche e sociali nel fornire assistenza. Soprattutto in un contesto post pandemico che ha portato ad un arresto forzato di incontri, iniziative e socialità, è fondamentale riprendere a dialogare, a mettere a confronto competenze, esperienze e a favorire nei nostri territori lo sviluppo di punti di ascolto e di intervento a sostegno di chi dà cura e di chi la riceve.

Il Caffè Alzheimer promosso dalla Cooperativa Socioculturale, partirà con un ciclo di incontri, “Aperitivo con l’esperto”, aperti al territorio, che hanno lo scopo di accrescere le conoscenze personali in merito alla demenza e alla sua gestione da un punto di vista medico, psicologico, educativo, fra gli altri.

 

Il tema della parità di genere è un argomento di forte attualità nei contesti lavorativi europei e mondiali. Nella classifica del Gender Equality Index (European Institute for Gender Equality), l’Italia si colloca al 14° posto, con un punteggio di 65 punti su 100 (nel 2022), con 3,6 punti in meno rispetto alla media dell’UE.

Dal 2010 l’Italia è progredita di 11,7 punti, avanzando di sette posti in graduatoria. Si tratta di uno dei maggiori miglioramenti a lungo termine rispetto ad altri Stati membri. I miglioramenti, sia a lungo che a breve termine, sono dovuti principalmente a migliori prestazioni nel dominio del potere.

L’emergenza Covid-19, purtroppo, ha però enfatizzato alcuni fenomeni già presenti precedentemente. Nel totale di posti di lavoro persi negli ultimi mesi del 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019, secondo l’Istat, più del 55% riguardano donne. Proprio per combattere l’aumento di fenomeni di discriminazione di genere, il PNRR, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, dedica un’attenzione particolare alle donne e all’esigenza di costruire una strategia per favorire l’occupazione femminile.

Socioculturale, con più dell’80% di personale femminile, in tempi record tra novembre e dicembre 2022 ha implementato e ottenuto la certificazione per la Parità di Genere UNI/PdR 125/2022 dimostrando che anche la Cooperativa ha preso e sta prendendo in considerazione alcuni cambiamenti per combattere il divario di genere (per entrambi i sessi).