Modello di organizzazione, gestione e controllo ex D.Lgs 231/2001

Il D.Lgs. 231/2001 ha introdotto per la prima volta nel nostro ordinamento la responsabilità penale degli enti, che si aggiunge a quella della persona fisica che ha realizzato materialmente l’illecito. L’ampliamento della responsabilità mira pertanto a coinvolgere nella punizione di taluni illeciti penali il patrimonio degli enti e, di conseguenza, gli interessi economici dei soci.

La normativa è stata nel corso del tempo innovata con l’introduzione e l’ampliamento di figure di reato ed in particolare con il D.Lgs. 121/2011, in attuazione della Direttiva 2008/99/CE sulla tutela penale dell’ambiente, e della Direttiva 2009/123/CE, sono stati aggiunti i reali ambientali; invece nel novembre del 2012 è stata introdotto la Legge Anticorruzione e con il “decreto del fare” dell’agosto 2013 anche i reati in materia di Privacy sono entrati a far parte della lista dei reati presupposto ex D.Lgs 231/2001.

Ma capiamo un po’ meglio cosa prescrive tale decreto. La nuova responsabilità nasce soltanto in occasione della realizzazione di determinati tipi di reato commessi da soggetti legati a vario titolo alla società e solo nell’ipotesi che la “condotta illecita” sia stata realizzata nell’interesse o a vantaggio di esso. L’unica modalità che un’azienda può utilizzare per tutelarsi (art. 6 del D.Lgs. 231/01) è dimostrare, in occasione del verificarsi di un procedimento penale per uno dei reati considerati, di aver adottato ed efficacemente attuato modelli 231 idonei a prevenire la realizzazione di tali illeciti penali. Precisiamo che l’adozione di un modello di questo tipo non è obbligatoria per legge, ma la sua mancanza esporrebbe l’ente alla responsabilità per gli illeciti realizzati da amministratori e dipendenti.

Socioculturale è dotata di un modello di organizzazione, gestione e controllo secondo il D.Lgs. 231/01 già dal 2009, ma l’implementazione del modello è stata avviata già nel 2002 a seguito dell’uscita della norma di riferimento. Oggi si è reso necessario ritornare sul modello in uso in quanto non è risultato adeguato allo scopo per il quale era stato redatto; in particolare, sottoposto all’analisi di diversi esperti del settore, risultava carente dal punto di vista delle procedure e, mancante di un vero e proprio sistema disciplinare.

Il lavoro che è stato portato avanti si è articolato in alcune fasi, a partire da un analisi dei rischi potenziali e identificazione dei processi sensibili e delle funzioni coinvolte, quindi con un analisi del sistema dei controlli esistenti per arrivare alla costruzione dei una matrice dei rischi che intersecasse i processi sensibili, i settori e le funzioni coinvolte e i reati potenzialmente collegati.

Si è provveduto quindi alla riedizione di tutta la parte documentale, a partire dal Manuale e Modello con annesse Procedure di Controllo e Gestionali; si è infine redatto ex novo un Sistema Disciplinare mentre il Codice Etico è stato mantenuto. Nel contempo il Consiglio di Amministrazione ha provveduto a nominare un nuovo Organismo di Vigilanza così composto:

Presidente:

Avv. Federica Casarotto

Membro esterno:

Dott. Federico Del Vecchio

Membro interno:

Dott.ssa Giulia Aracri

Vi ricordiamo a tal proposito che i dipendenti ed i dirigenti che siano a conoscenza di fatti o comportamenti che possano configurare una violazione del Modello o che non siano in linea con le regole di condotta adottate dalla società, hanno la possibilità di segnalarlo, in forma scritta e non anonima all’OdV, alla casella e-mail appositamente predisposta (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.). I segnalanti saranno garantiti contro qualsiasi forma di ritorsione e in ogni caso sarà assicurata la riservatezza dell’identità del segnalante, fatti salvi gli obblighi di legge e la tutela di chi venga accusato erroneamente e/o in mala fede. L’OdV valuterà le segnalazioni ricevute e le eventuali conseguenti iniziative a sua discrezione e responsabilità, ascoltando eventualmente l’autore della segnalazione e/o il responsabile della presunta violazione e motivando per iscritto eventuali rifiuti di procedere ad un’indagine interna.

I documenti sono a disposizione dei dipendenti e dei soci nell'apposita Area Riservata Soci e Dipendenti del sito.

Socioculturale dal 2021 è inoltre certificata per il Sistema di Gestione per la Prevenzione alla Corruzione secondo la ISO37001:2016. Questo Sistema va a completare quanto già valutato nel MOG secondo il d.lgs. 231/01 ma con un focus più dettagliato sulla lotta ai reati di corruzione. Quest’ultima integrazione ha permesso alla Cooperativa di ottenere il punteggio di 3 stelle al rating di legalità.


Modello di organizzazione, gestione e controllo (D. Lgs. 231/01)

CODICE ETICO adottato dalla Cooperativa.

Certificato 37001:2021